Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre iniziavano i preparativi per la vendemmia. Un tempo il preludio alla vendemmia era la stagnatura dei bigonci, i recipienti in legno con cui veniva trasportata l’uva dai campi alla cantina. Alle prime piogge di settembre i bigonci venivano messi sotto le grondaie delle case affinché si riempissero di acqua e si gonfiassero in modo tale da non perdere il mosto durante il trasporto dell’uva.
Subito dopo venivano lavati i tini facendoli rotolare fuori dalla cantina. Dopo averle pulite e prima di far ritorno in cantina sui tini venivano incise le iniziali del capofamiglia, l’annata della vendemmia e l’anno di fabbricazione del tino.
A pochi giorni dalla vendemmia si faceva l’ultimo alleggerimento del fogliame e delle cime dei tralci che non permetteva ai grappoli di ricevere il sole.
Quando tra le vigne cominiciavano a ad aggirarsi api, vespe e calabroni era ora……iniziava la vendemmia.